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30.06.2017

I vigneti nell’oasi

I vigneti nell’oasi


Qui la natura è potente! 
Avere una vigna in un’oasi faunistica, in una riserva naturale, significa poter ringraziare per tutto ciò che ha un aspetto selvaggio, di grande bellezza e importanza naturalistica.
Per questo vogliamo valorizzarlo.

Erano i primi giorni di giugno quando – in una passeggiata mattutina con Davide – siamo arrivati fino al fiume Conca, abbiamo percorso un tratto di pista ciclabile, abbiamo ascoltato il canto degli uccelli e ammirato il paesaggio.

• Bello qui!
• Ah, lo so… lo faccio tutte le mattine  un giro nei vigneti, arrivo al fiume e poi torno in cantina.

Poi sono arrivati i ciclisti, curiosi di avere informazioni sulle vigne,  di comprendere  le particolarità di un vigneto che dista pochi km dal mare, immerso in una riserva.
Per questo ora trovate nel nostro vigneto dei totem informativi. Per ognuno di questi avrete informazioni sulla nostra azienda, sull’oasi e sui nostri vigneti. 

L-oasi-del-Valconca-Enio-Ottaviani


Il paesaggio 

L’oasi ha un’estensione di 702 mq, nasce alla fine degli anni ’80, con l’intento di dare una possibilità di riproduzione ad alcune specie protette ed anche avere un mosaico paesaggistico che popoli l’area. I punti di accesso sono tanti e sono situati in corrispondenza della foce fluviale:
si può accedere da Porto verde, direttamente al mare, oppure dal Parco di Montalbano  di San Giovanni in Marignano, da Santimonica.

Il silenzio è d’oro se volete osservare alcune specie di uccelli rari che si riproducono sulla sponda del fiume.
Potreste scoprire come è fatto un Martin Pescatore, che verso fa il Piro Piro e conoscere – in alcuni momenti dell’anno – alcuni tra questi uccelli: Garzetta, Airone cenerino, Airone bianco maggiore, Nitticora, Tarabusino, Pavoncella, Chiurlo, Pantana, Pittima e Pettegola.


 

Le radici della vigna 

Se vi state chiedendo, cosa significa concretamente avere un vigneto in un paesaggio naturale, è una bella domanda!
Le radici della vite hanno un dialogo importante con la terra che le ospita.
Siamo in prossimità dell’alveolo del fiume Conca. 
Il terreno  è limoso. È ricco di fossili, di origine marina che risalgono al Pilocene (5-7 mila anni fa).
Parliamo di argille, dette genghe, coperte poi da ciotoli.
Nel paesaggio vitivinicolo costituisce un valore minerale importante che caratterizza i nostri vini, rendendoli unici, regalando al gusto dei connotati che ricordano questo territorio e questi vitigni.
Lo riconosciamo quando parliamo di mineralità nei nostri vini ( ad esempio il Clemente I) e anche di sapidità.


Nel caso vogliate venirci a trovare in passeggiata, sarà bello per noi accogliervi con un calice di Clemento Primo e Caciara!