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06.10.2017

LA GRANDE CINA

LA GRANDE CINA


Il matrimonio cinese 

Quando qualcuno mi dice ‘sono stato in Cina’  io sorrido.

‘In Cina dove?’.

La Cina è immensa.

Prima di tutto la Cina per me significa  aeroporti, ore di volo, cambi, jet lag, non dormire mai, sentire l’ odore nelle strade,  il profumo del  baijiu (acquavite che generalmente amano bere gli uomini).

Dopo tutti questi anni significa poter distinguere i volti… che sembrano tutti uguali inizialmente e  improvvisamente cambiano.

Più viaggio e più imparo a riconoscere le persone, gustare i piatti della tradizione, riconoscere i gesti e le abitudini della gente che mi accoglie.

Come si fa a parlare di un luogo così vasto, così differente per estensione, per densità di popolazione?

Riesco ad oggi a  capire se la persona con cui sto parlando è un amico o un estraneo e resterà estraneo o diventerà un amico.

Il 90% della scommessa del viaggio si gioca su questo… credo.

E non alludo per amico qualcuno che compri il nostro vino. Quello c’è ed è normale e auspicabile per ogni azienda,intendo dire qualcuno con il quale stabilire una connessione tale da poter condividere insieme un viaggio, qualcuno che entra nel tuo paesaggio e ti viene naturale chiamare per sentire come sta…e magari ti aspetti pure che venga in Italia  per condividere con la mia famiglia la tavola.  

Di tutti i viaggi  – che in questi mesi vi racconto – ho deciso di cominciare con il matrimonio cinese. 

Sì…perché quando diciamo #wemakewinesforfriends – ‘facciamo il vino per gli amici’-  significa anche  che alcuni amici ti invitano a casa loro, vogliono il tuo vino e vogliono che tu sia presente al  loro matrimonio.

E questo è quello che mi è successo. 

Se vi dico matrimonio in Cina a cosa pensate?

Non è come credete voi!

Non esiste qui  il matrimonio o civile o religioso, la questione burocratica non ha nulla che vedere con la celebrazione.

È uno spettacolo che sta a metà tra un cartone animato di Walt Disney,  un talk show televisivo e anche un karaoke…

Tutto è tanto, opulento e kitsch secondo il nostro gusto italiano, con colori sgargianti, appariscenti.

 


Come un immenso semaforo che cambia in continuazione colori.

Ogni matrimonio è speciale.

Uno diverso dall’altro, perché molto dipende da chi dirige lo ‘spettacolo’. Ho avuto la fortuna di assistere solo a questo ma mi hanno fatto intendere che secondo le proprie tradizioni di famiglia e le possibilità economiche degli sposi, lo scenario cambia completamente.

I luoghi, gli addobbi, tutto è una concentrazione di colori e un insieme di riti che si mescolano con l’occidente.

 


Per ogni matrimonio c’è una prova di matrimonio, un pranzo prima di una cena. E ancor prima una colazione alla casa dei genitori della sposa oppure dello sposo. Tutti insieme.

 


Sono a tavola con degli sconosciuti  che mi parlano, mi dicono un sacco di cose…ma lo fanno in cinese e non in inglese… quindi l’intera giornata è stata per me un carnevale di gesti e sorrisi, di intuizioni e battiti di mano.