01.10.2016

Tribù

In qualunque parte del mondo esiste una tribù del vino,

un tribù del cibo e una tribù dei luoghi.
Ogni tribù ha il proprio linguaggio e si muove secondo il proprio linguaggio.

Non esiste giusto o sbagliato, al limite esiste vicino e lontano.

Facile o difficile e questo secondo dove tu ti trovi.

Fare parte di una tribù significa anche sentirsi insieme quando si è agli antipodi del mondo e significa riconoscere nelle differenze delle altre tribù un valore.

Per questo intendo dire che ci sono delle mappe del gusto che seguono le abitudini alimentari, le visioni culturali…e il vino che bevi qui, sicuramente non è quello che sono pronti a bere in una parte del mondo di cui neppure conosci il nome.

Noi siamo contenti di poter dialogare con tribù differenti, ma ancor di più di fare parte di una tribù nella quale ogni condivisione è un motivo per crescere.

Quindi se parliamo di una rete di vendita – così definita dal mercato in cui operiamo – per noi è invece un modus vivendi e un concetto di appartenenza.

Ognuno ha una responsabilità nei confronti dell’altro e lo stare insieme rafforza la creatività.